Daniel Ricciardo completa il suo weekend perfetto a Monte Carlo, aggiudicandosi il 65.esimo Gran Premio di Monaco valevole per il Mondiale di Formula 1 (7° vittoria in carriera). Per il pilota Red Bull, avanti in tutti i turni di prove, una gara sempre al comando nonostante una cinquantina di giri percorsi con un non meglio precisato problema sulla sua RB14, che ha spinto lui e tutti gli altri del gruppo di testa a girare lentissimi, a tratti anche 3-4 secondi al giro più lenti degli ultimi. Sul podio con Ricciardo anche Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, mentre i rispettivi compagni di box, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas, giungono 4° e 5°. A punti anche Esteban Ocon (Force India), Pierre Gasly (Toro Rosso), Nico Hulkenberg (Renault), Max Verstappen (Red Bull) e Carlos Sainz (Renault). Classificati Marcus Ericsson (Sauber), Sergio Perez (Force India), Kevin Magnussen (Haas), Stoffel Vandoorne (McLaren), Romain Grosjean (Haas) e le due Williams di Sergey Sirotkin e Lance Stroll. Ritirati Fernando Alonso (cambio, giro 52) e il duo Charles Leclerc-Brendon Hartley (collisione, giro 70).

F1 2018 GP MONACO: CRONACA GARA
Cielo nuvoloso, qualche goccia di pioggia e temperature più basse accolgono i piloti poco prima del via. Subito problemi in casa Williams: per non aver i meccanici montato gli pneumatici entro i 3 minuti dal via del giro di formazione, Sergey Sirotkin dovrà subire una penalità in gara (sarà un severissimo stop&go di 10″). Allo spegnersi dei semafori, le posizioni non mutano, con Ricciardo che riesce a girare a Sainte-Dévote al comando, davanti a Vettel, Hamilton, Raikkonen e Bottas; nelle retrovie, Verstappen riesce a passare subito le due Haas, stando in questa occasione attento a non far danni nel traffico.

I primi giri non presentano sorprese, mentre Verstappen mette su un suo show personale, infilando prima Ericsson alla Mirabeau Haute (giro 5) poi Stroll alla Chicane del Porto (giro 8); il giro dopo è il turno di Brendon Hartley, e l’olandese è 14°. Frattanto, mentre Sirotkin sconta lo stop&go, Stroll si ritrova con l’anteriore destra pesantemente danneggiata, dopo aver picchiato contro il marciapiede interno subito dopo il Casinò. A sorpresa, in conclusione di giro 12, va già ai box Hamilton, montando le Ultrasoft e rientrando alle spalle di Ocon. Intanto, ancora under investigation Sirotkin, ancora a causa dei suoi meccanici, che hanno effettuato qualche operazione durante lo stop&go.
Tra il giro 15 ed il giro 16 passano alle Ultrasoft anche Ricciardo, Vettel e Raikkonen, mentre invece Bottas monta le Supersoft. Frattanto, da segnalare la ‘cortesia’ (discutibile) di Ocon nei confronti di Hamilton, lasciato passare senza problemi in uscita dal Tunnel. Dopo 20 giri, Ricciardo continua a comandare la gara, sempre davanti ai vari Vettel, Hamilton, Raikkonen e Bottas. Buona strategia del muretto McLaren, che richiama Alonso al giro 21 e, insieme al rallentamento operato da Vandoorne nei confronti di Verstappen, permette allo spagnolo di rientrare in pista davanti ad entrambi.

I giri passano senza sussulti, segnalandosi solo un Bottas veloce con gli pneumatici a mescola rossa. Ad un certo punto, però, Vettel comincia a recuperare sensibilmente su Ricciardo, che lamenta una perdita di potenza. Siamo al giro 28, e il tedesco è anche costretto ad un bloccaggio dopo il Tunnel per non colpire la Red Bull. Dal muretto avvisano Daniel che il problema non è risolvibile, dicendogli comunque di essere tranquillo e di non mollare. Hamilton, dal canto suo, patisce il graining e viene raggiunto dai finlandesi, con Bottas che rampa alle spalle di Kimi. Al giro 35, seconda foratura per Stroll, mentre due tornate dopo si ferma Gasly, con i soli Verstappen e Hulkenberg ancora senza pit stop. Al giro 41, piccolo inconveniente anche per Vettel, al quale si spegne il display sul volante.
La gara prosegue, con i primi che girano lentissimi, scendendo addirittura fino all’1:20 basso, mentre Stroll, con gomme nuove, arriva a 1.15. La strategia è evidente, ovvero provare a portare le Ultrasoft fino a fine gara, nonostante soprattutto Ferrari e Mercedes non le abbiano in condizioni ottimali (per usare un eufemismo). Tra i giri 48 e 52 si fermano finalmente Hulkenberg e Verstappen, entrambi su Hypersoft, mentre alla tornata 53 arriva il primo ritiro della gara, quello di Fernando Alonso, che parcheggia la sua MCL33 nella via di fuga alla Sainte-Dévote. Davanti, i primi cinque sono ormai racchiusi in poco più di 6″, mentre con un riuscito gioco di squadra, la Renault ordina a Sainz di lasciar passare Hulkenberg, tenendo dietro allo stesso tempo Verstappen.

Tre giri dopo, l’olandese compie un gran sorpasso ai danni dello spagnolo all’esterno della Chicane del Porto, piazzando poi il giro record della gara in 1:14.260 (giro 60). In testa alla gara, intanto, prosegue il tira e molla tra Ricciardo e Vettel, con il ferrarista che si avvicina (a volte anche intorno al mezzo secondo) nei tratti veloci, per poi perdere nel guidato. Intorno ai -10 all’arrivo, Ricciardo e Vettel incrementano leggermente il ritmo, tornando sull’1:17; Hamilton, che ha provato inutilmente a convincere il muretto a fermarsi una seconda volta, perde velocemente contatto; idem Raikkonen nei suoi confronti, con Bottas sempre molto vicino.
Al giro 72, Leclerc perde i freni alla staccata della Chicane, colpendo nella zona posteriore destra la Toro Rosso di Hartley. Entrambi devono ritirarsi e, per pulire i detriti, viene indetta la VSC. Due giri dopo si riparte, ma Vettel, che aveva circa un secondo e mezzo di ritardo da Ricciardo, si ritrova con Vandoorne davanti e un gap salito a 6 secondi. E’ il momento che fa calare il sipario sulla gara. Ricciardo, quasi commosso, taglia il traguardo da vincitore, seguito da Vettel, Hamilton, Raikkonen e Bottas. Per far capire la lentezza del ritmo dei primi, il quartetto formato da Ocon, Gasly, Hulkenberg e Verstappen, giunto nelle posizioni dalla 6° alla 9°, arrivano a meno di 5″ da Bottas. Chiude la zona punti Sainz.

F1 2018 GP MONACO: CLASSIFICHE
Questa la situazione dopo sei appuntamenti in classifica piloti. Lewis Hamilton mantiene 14 lunghezze su Sebastian Vettel (110 a 96), con Daniel Ricciardo che sale in 3° posizione (72), davanti ai finlandesi Valtteri Bottas (68) e Kimi Raikkonen (60). Max Verstappen è molto staccato (35), mentre Fernando Alonso resta il primo degli altri (32). Nei Costruttori, invece, guida ancora la Mercedes (178), davanti a Ferrari (156) e Red Bull (107). La Renault (46) scavalca la McLaren (40) al 4° posto, mentre la Force India (26) è 6°, davanti al duo Toro Rosso-Haas (19). Chiudono Sauber (11) e Williams (4).